VENEZIA IN DIVENIRE

Percorsi dell’Età Contemporanea
“Solitamente si racconta Venezia nella sua singolarità e nel tempo della Serenissima. E’, da un lato comprensibile perché è un luogo unico e quello è stato un periodo di splendore.
Da un altro lato si tratta di un racconto monco e per certi versi anche ingeneroso, perché la nostra città ha partecipato all’evolversi dei tempi come tante altre italiane e la storia non si è fermata al 12 maggio 1797.
Questo lavoro che la collaborazione di tre amici-studiosi, focalizza una Venezia meno romantica e stereotipata, ma comunque in linea con altre città riguardo alla realizzazione di nuovi progetti urbanistici e alla costruzione di nuovi e più moderni edifici…”
Così Antonella Magaraggia, Presidente Ateneo Venezia ci introduce nel volume “Venezia in divenire” di Franco Vianello Moro, Carlo Rubini e Giorgio Crovato edito dalla casa editrice Supernova Edizioni s.r.l..
Il libro presentato nella Biblioteca della Biennale da Roberto Cicutto Presidente della
Biennale, è il debutto fotografico di Franco Vianello Moro, un lavoro definito dal
fotografo, emozionante e pieno di stupore attraverso il quale ha voluto consegnare dettagli di un architettura fotografica che p una piena espressione di quella socialità vera delle strade e dei rioni, a Venezia Calle che ormai è del tutto sparita. Ma le fotografie in questo libro fanno di più perché corredate da parole che messe insieme sapientemente e a volte anche in un linguaggio tecnico, creano un percorso di vita di tuti quei veneziani che vivono Venezia.
Il libro però se da un alto emoziona i veneziani dall’altro incuriosisce che Venezia la
conosce sono come una tra le più belle città del modo. Tra le pagine di questo volume ci si deve soffermare con molta attenzione sull’idea di spazio, di vita e dei cambiamenti, non solo urbanistici, che questa città ha dovuto affrontare.
Una riflessione quindi che tocca altre città italiane come Napoli, Palermo, Roma.
Una riflessione che guardando alla storia, al passato di una città ci fa pensare al futuro, ai possibili cambiamenti che verranno e quindi ad una “Venezia in divenire”