San Miniato. Irma, l’ebrea che sconfisse i nazisti

Pubblicato su Famiglia Cristiana - domenica 31 luglio 2022 pg. 86
La giornalista Romina Gobbo ci racconta:

«I russi stanno arrivando». Che la libertà sia legata all’arrivo dei russi, di questi tempi sembra paradossale. Ma nel marzo 1945, l’epoca in cui è ambientata la piéce “Irma Kohn è stata qui” (produzione Elsinor), andata in scena in prima assoluta il 21luglio nella piazza del Duomo di San Miniato (Pisa), il nemico erano i nazisti. «Questa 76esima edizione della Festa del teatro ha come tema conduttore “Storie e vita tra conflitto e resilienza”, e lo spettacolo centrale dedicato a Irma Kohn, una sedicenne ebrea braccata dai nazisti, vi entra a pieno titolo. Sospeso nel 2020 per la pandemia, viene proposto oggi, con la guerra in casa, proprio come allora», spiega Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto Dramma popolare di San Miniato. La vicenda si svolge a Königsberg che poi, con l’occupazione dei russi, diventerà Kaliningrad. Proprio lì, all’inizio della guerra contro l’Ucraina, Putin ha dispiegato le testate nucleari. Questo dice l’attualità dello spettacolo, diretto da Pablo Solari, trasposizione del libro dell’ebraista Matteo Corradini. La giovane Irma viene nascosta in un bordello, protetta da tre prostitute. Ma il suo nome è nella lista. Wolf, comandante nazista, riesce a trovarla, ma è lui a soccombere. Il lupo viene ucciso dalla pistola della violinista-partigiana Diana. La metafora, verbale e scenica, è uno degli elementi portanti della piéce: su tutti, il faro puntato contro il pubblico, che fa sentire costantemente sotto tiro.


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